Questo prodotto finanziario promuove caratteristiche ambientali o sociali, ma non ha come obiettivo un investimento sostenibile. Il Comparto intende investire parzialmente in investimenti sostenibili allo scopo di finanziare o rifinanziare progetti ambientali e/o sociali.
Le obbligazioni in cui questo Comparto potrà investire sono emesse con l’obiettivo specifico di finanziare iniziative di questo tipo e sono impostate in modo da seguire i Principi per i green e/o social bond adottati dall’International Capital Market Association (“Principi ICMA”) al fine di garantire la trasparenza.
I green bond sono tutti i tipi di strumenti obbligazionari in cui i proventi o un importo equivalente saranno destinati, in tutto o in parte, esclusivamente al finanziamento o rifinanziamento di progetti ambientali ammissibili nuovi e/o esistenti, come l’energia rinnovabile, l’efficienza energetica, la gestione ecosostenibile delle risorse naturali viventi e dell’uso del territorio, gli edifici efficienti dal punto di vista ambientale, l’adattamento al cambiamento climatico, i trasporti puliti, la gestione sostenibile dell’acqua e delle acque reflue, i prodotti, le tecnologie e i processi di produzione adattati all’economia circolare e/o i prodotti certificati come ecoefficienti.
I social bond finanziano o rifinanziano coerentemente progetti sociali, ovvero infrastrutture di base accessibili (come ad esempio acqua potabile, fognature, servizi igienici, trasporti, energia), accesso a servizi essenziali (come ad esempio sanità, istruzione e formazione professionale, assistenza sanitaria, finanziamento e servizi finanziari), alloggi a prezzi accessibili, creazione di posti di lavoro e programmi volti a prevenire e/o alleviare la disoccupazione derivante da crisi socio-economiche, anche attraverso il potenziale effetto del finanziamento delle PMI e della microfinanza; sicurezza alimentare e sistemi alimentari sostenibili (ad es. accesso fisico, sociale ed economico a cibo sicuro, nutriente e sufficiente che soddisfi i bisogni e le necessità alimentari; pratiche agricole resilienti; riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari; miglioramento della produttività dei piccoli produttori); avanzamento e potenziamento socio-economico (ad esempio, accesso equo e controllo su beni, servizi, risorse e opportunità; partecipazione e integrazione equa nel mercato e nella società, compresa la riduzione delle diseguaglianze reddituali).
I sustainability bond finanziano o rifinanziano una combinazione di progetti ambientali e sociali.
Il contributo di tali obbligazioni agli obiettivi di investimento sostenibile è quindi garantito dalla natura dei progetti che finanziano.
I green, social e sustainability bond in cui il Comparto investe seguono i principi dell’ICMA, ossia: 1) l’utilizzo dei proventi per un progetto ammissibile, cioè un progetto che rispetti i principi dell’ICMA; 2) un processo documentato di valutazione e selezione dei progetti, che includa l’esplicitazione dell’obiettivo e dei potenziali rischi sociali e/o ambientali; 3) una chiara gestione delle risorse; 4) una rendicontazione annuale relativa all’allocazione delle risorse e agli impatti ambientali previsti.
La Società di Gestione verifica se l’emissione rispetta tali principi e se ritiene che gli investimenti sostenibili che il Comparto intende effettuare non causino danni significativi ad alcun obiettivo di investimento sostenibile ambientale o sociale, in quanto la Società di Gestione tiene conto di tutti i PAI pertinenti al progetto o al tipo di progetto finanziato dallo strumento, come indicato nel secondo principio. Qualora tale principio non venisse rispettato, la Società di gestione tiene conto dei PAI specifici del settore di attività dell’emittente.
Un ulteriore controllo, che contribuisce a verificare che gli investimenti sostenibili non arrechino danni significativi ad alcun obiettivo di investimento sostenibile ambientale o sociale, è l’esclusione di società con un livello di controversie severe o di paesi con un rating di rischio severe.
Il livello di controversie identifica le società coinvolte in incidenti che possono avere un impatto negativo sugli stakeholder, sull’ambiente o sulle operazioni delle società; tale livello è valutato su una scala da 1 a 5 secondo il fornitore di dati ESG della Società di Gestione. Un livello di controversie pari a 5 è considerato severe. Il rating di rischio di un paese combina una valutazione delle attuali riserve di capitale del governo, ivi comprese le risorse naturali, la produzione, le risorse umane e il capitale istituzionale con una valutazione della capacità di uno specifico paese di gestirlo in modo sostenibile. Tale rating è valutato dal fornitore di dati ESG della Società di gestione su una scala da 0 a 100; un rating superiore a 40 è considerato severe.
La Società di gestione considera i PAI di cui alla Tabella I dell’Allegato I del Regolamento delegato 2022/1288 della Commissione pertinenti al progetto o al tipo di progetto finanziato dallo strumento, ossia resi noti nel prospetto del progetto. Se i PAI sono legati a rischi ambientali, la conformità con il principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH) ai sensi del Regolamento sulla tassonomia è verificata a livello di emittente; nel caso in cui siano coinvolti rischi sociali, l’emittente è tenuto a rispettare le Linee guida dell’OCSE per le imprese multinazionali e i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, compresi i principi e i diritti stabiliti nelle otto convenzioni fondamentali identificate nella Dichiarazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e nella Carta internazionale dei diritti umani.
La Società di gestione si avvale dei dati qualitativi e quantitativi e delle ricerche ricevute dal fornitore di dati ESG; tali informazioni si basano su dati ufficiali integrati da valutazioni e stime elaborate sulla base di informazioni raccolte da altre fonti, ad esempio documenti presenti sulle pagine web delle società, ricerche interne, coinvolgimento diretto.
Inoltre, la Società di Gestione può impegnarsi con l’emittente per promuovere l’adesione a tali principi.
Il rispetto del principio DNSH viene verificato al momento dell’investimento e successivamente monitorato. In caso di peggioramento degli indicatori o al verificarsi di un evento negativo, la Società di Gestione può, in considerazione dell’interesse degli investitori, impegnarsi direttamente o collettivamente con l’emittente e/o ridurre l’entità dell’investimento.
La Società di Gestione verifica il rispetto delle Linee guida dell’OCSE per le imprese multinazionali e dei Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, compresi i principi e i diritti stabiliti nelle otto convenzioni fondamentali individuate nella Dichiarazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e nella Carta internazionale dei diritti umani, verificando un indicatore, fornito da Sustainalytics, che valuta l’impatto delle società sugli stakeholder e la misura in cui una società causa, contribuisce o è collegata a violazioni di norme e standard internazionali. Inoltre, la Società di Gestione ritiene che i PAI “Violazioni dei principi UNGC/linee guida OCSE” e “Mancanza di un meccanismo di conformità alle linee guida UNGC/OCSE” forniscano ulteriori dettagli alla Società di Gestione in merito alla misura in cui la società attua azioni per migliorare tali procedure.
Tale valutazione è inoltre sintetizzata in un indicatore sintetico di rischio ESG che viene preso in considerazione durante il processo di selezione dei titoli, escludendo l’investimento nel caso in cui tale punteggio sia severe (il punteggio complessivo è severe se almeno uno dei fattori componenti è severe). Il rating del rischio ESG valuta il rischio non gestito dell’emittente valutando la sua esposizione ESG e la gestione delle questioni ESG rilevanti.
Una volta effettuato l’investimento, il punteggio viene monitorato per garantire che, in caso di notizie negative, siano intraprese azioni adeguate, ovvero il coinvolgimento del management della società e/o la riduzione dell’investimento.