Il clima che domina sui mercati in questi giorni è burrascoso, ma proprio per questo, ricavandosi un momento di riflessione nell’agitazione generale, si possono ricavare alcuni spunti utili per stabilire le prossime mosse. Ne è convinto Michele Gesualdi, a capo del team di gestione dei fondi multi-manager di Kairos, che focalizza in particolare le strategie adottate sul KIS America. «A inizio ottobre si è realizzato un ribasso che ha creato diverse opportunità che ci hanno permesso di rimodellare al margine il portafoglio. Le mosse di asset allocation che hanno corretto il tiro in ragione dell’attualità si sono rivelate positive; ne è testimonianza il fatto che il Fondo la scorsa settimana sia stato sostanzialmente flat rispetto ad un ribasso dell’1% dell’S&P500».
Quali i cambiamenti più significativi? «A metà della scorsa settimana abbiamo aumentato il beta del portafoglio per riflettere la view per cui il ribasso era stato molto violento e aveva penalizzato ingiustamente alcuni settori e titoli. Ciò è stato ottenuto soprattutto sfruttando i cali nei settori energy e consumer discretionary, le due aree in cui siamo cresciuti maggiormente a scapito in parte di financials che rimangono comunque sovrappesati. Riteniamo infatti strategico focalizzarci sulle aree dove le opportunità adesso sono più concrete».
In una situazione così fluida Gesualdi individua anche qualche punto fermo. Tra questi il fatto che «l’equity americano offra ancora molti spazi di manovra, ragion per cui riteniamo che il Fondo debba essere sempre investito. Inoltre KIS America continua ad avere un sovrappeso in small e mid caps rispetto al benchmark, una scelta frutto soprattutto della convinzione che gli stock picker tenderanno sempre ad essere posizionati in questo modo, specie quelli più attivi».
Il futuro? «Crediamo che il momentum del Fondo sia mutato ma in positivo. Tuttavia continueremo a operare cambiamenti qualora si rivelasse necessario».