Il Comparto persegue l’obiettivo di ridurre l’esposizione alle emissioni di carbonio al fine di conseguire la mitigazione del cambiamento climatico, coerentemente con l’obiettivo di temperatura a lungo termine dell’Accordo di Parigi mediante l’investimento in investimenti sostenibili.
Il Comparto investe in titoli di emittenti stabiliti in Europa con una strategia azionaria long/short.
L’algorigmo interno adottato dalla Società di Gestione è conforme all’art. 12(1) del Regolamento (UE) 2020/1818 in quanto esclude le seguenti società dall’universo investibile del fondo:
a) società coinvolte in attività legate alle armi controverse;
b) società coinvolte nella coltivazione e produzione di tabacco;
c) società che secondo i fornitori di dati da noi selezionati, non rispettano i Principi del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC) o le Linee guida dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) per le imprese multinazionali;
d) società che derivano l’1% o più dei propri ricavi dall’esplorazione, estrazione, distribuzione o raffinazione di carbon fossile e lignite;
e) società che derivano il 10% o più dei propri ricavi dall’esplorazione, estrazione, distribuzione o raffinazione di combustibili petroliferi;
f) società che derivano il 50% o più dei propri ricavi dall’esplorazione, estrazione, produzione o distribuzione di combustibili gassosi;
g) società che derivano il 50% o più dei propri ricavi dalla produzione di energia elettrica con un’intensità di gas serra superiore a 100 g CO2 e/kWh.
Inoltre, questo prodotto finanziario sarà gestito in modo che il profilo di emissione del portafoglio, in termini di intensità di gas serra delle società partecipate (totale scopo 1+2 in tCO2eq/EURm) si riduca annualmente in termini assoluti.
Per verificare che gli investimenti sostenibili non danneggino in modo significativo gli altri obiettivi di investimento, la società di gestione ha adottato un test (il cosiddetto test DNSH – Do not significant harm, sviluppato internamente dalla società di gestione) che, in linea con le norme regolamentari, si basa sui principali indicatori di impatto negativo (PAI).
Il rispetto del principio DNSH viene verificato al momento dell’investimento e successivamente monitorato.
In caso di peggioramento degli indicatori o al verificarsi di un evento negativo, la Società di Gestione può, tenuto conto dell’interesse degli investitori, impegnare direttamente o collettivamente l’emittente e/o ridurre la dimensione dell’investimento.
Il processo di integrazione dei fattori ESG si basa sui dati estratti dai report di sostenibilità e dai fornitori di dati esterni. Se ritenuto opportuno, la SGR predispone specifiche attività di engagement con gli Emittenti per la verifica e l’integrazione dei dati mancanti.
A causa della strategia long/short adottata dal Comparto, non è disponibile alcun benchmark UE di transizione climatica adeguato o benchmark UE allineato con l’accordo di Parigi qualificato ai sensi del Regolamento (UE) 2016/1011; pertanto, la Società di Gestione ha adottato un algoritmo interno per garantire il raggiungimento dell’obiettivo di Investimento Sostenibile.