Abbiamo visto come il risultato elettorale sia stato inteso come un “non problema” dal mercato finanziario italiano che ha seguito il trend degli altri mercati, a parte un paio di giorni di maggiore flessione, comunque prontamente recuperati nei giorni successivi, grazie anche al ciclo economico positivo e all’azione della BCE che tiene lo spread lontano dall’essere sotto pressione. Le tensioni tra USA e Cina sui dazi hanno avuto da un lato un influsso negativo sui mercati, ma probabilmente anche il risvolto positivo di generare maggiore unità all’interno dell’Unione Europea, mitigando spinte anti-europeiste, e anche il Movimento 5 Stelle e la Lega hanno moderato i toni rispetto all’idea di uscire dall’area Euro.
In questo contesto, prosegue il trend di medio lungo periodo il recupero dei tassi di interesse, che porta a privilegiare alcuni settori, come per esempio i finanziari, in particolare i bancari, rispetto per esempio alle utilities. Se a questo tema di fondo aggiungiamo il discorso dazi, ecco che si verifica il trend opposto, in cui i ciclici sono penalizzati e si tende a privilegiare le dinamiche domestiche rispetto ai settori esposti all’esportazione. Il mercato sta affrontando un periodo di confusione a livello di trend settoriali e la generazione di alpha ne risente. C’è una ripresa della volatilità e il mercato sembra avere voglia di correggere, sarebbe auspicabile senza grandi strappi.
Da un punto di vista di analisi tecnica, la fase attuale è chiamata di distribuzione, l’ultima delle onde di rialzo. Una correzione potrebbe quindi essere necessaria nei prossimi mesi ma non è detto che anche in questa fase non si possano avere dei buoni ritorni. Con riferimento al settore bancario, uno dei temi da seguire nei prossimi mesi sarà l’avvio della stagione di M&A bancario, che interesserà soprattutto gli istituti più piccoli, in un’ottica di taglio di costi e di efficientamento del business, ora che i crediti deteriorati non sono più un rischio sistemico.
A cura di Massimo Trabattoni, Responsabile Azionario Italia di Kairos per la rubrica Italian Times di AdvisorPrivate.