Cina, si allontana lo spettro dell’hard landing

11 Agosto 2014

Una Cina con più zone di luce e meno ombre su diversi fronti e un atteggiamento più costruttivo nei confronti della parte ciclica del mercato. Questa, in estrema sintesi, l’impressione che alcuni gestori di Kairos hanno ricavato da una serie di incontri con una trentina di gestori locali cinesi, avvenuti nelle scorse settimane.

Nonostante, infatti, i temi più interessanti nel lungo periodo rimangano quelli legati alla new economy (internet, healthcare, environmental protection, water treatment, electric cars, education, etc.), nel breve ci sono i presupposti per un recupero economico. Si tratta dei primi positivi riscontri al mini-pacchetto di stimolo messo a punto dal governo, che include investimenti nel settore ferroviario e nell’edilizia residenziale sociale, incentivi fiscali alle piccole e medie imprese e la rimozione di alcune restrizioni all’acquisto di case. Misure che hanno stabilizzato la crescita, che dovrebbe essere confermata intorno al target del 7,5% per l’anno in corso.

A rafforzare un quadro tendenzialmente positivo contribuisce anche l’easing della Banca Centrale che ha supportato la valuta e ha immesso liquidità nel sistema, ma anche le riforme strutturali volute dalle autorità per combattere la corruzione, migliorare la corporate governance di diverse società statali, favorire l’ingresso di capitali privati e allineare la remunerazione del management ai risultati delle società. Un attivismo che allontana i timori di un “hard landing” per il gigante asiatico e induce i gestori locali a guardare con interesse soprattutto ai titoli che trattano a valutazioni che scontavano tale scenario, in primis ciclici, finanziari e real estate.

Ottime prospettive si registrano anche riguardo il comparto automobilistico, sia nel segmento tradizionale che in quello delle vetture elettriche. Più di 22 milioni di nuove automobili vengono vendute in Cina ogni anno e le principali società (spesso joint venture con produttori occidentali), possono contare su una crescita degli utili compresa tra il 20% e il 40% grazie alla crescita strutturale del mercato e al miglioramento dei margini.

Per quanto riguarda l’ambito della new economy, Internet rimane tra le opportunità a cui guardare, anche se occorre essere selettivi: si sta infatti assistendo al passaggio da modelli di business basati esclusivamente su servizi on-line ad altri in cui anche i servizi off-line giocheranno un ruolo cruciale. Le società che saranno in grado di captare e adattarsi a questo cambiamento potranno aumentare la propria quota di mercato e migliorare i margini.

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