Vivere senza bere acqua è praticamente impossibile. Un essere umano può sopravvivere senza per non più di una settimana.
Il problema dell’acqua non è assolutamente nuovo. Già nel 1776, Adam Smith, padre dell’economia classica, si interrogava sul “paradosso del valore”: la ragione per cui i diamanti valgano più dell’acqua.
Tale paradosso, in gergo di economia politica, è stato spiegato con il concetto di utilità marginale. L’acqua è certamente vitale, però abbondante. Conseguentemente l’utilità marginale ricavabile dal consumo dell’ultima quantità d’acqua è bassissima. Al contrario i diamanti, anche se assolutamente non necessari, se non per la gioielleria o qualche produzione industriale, sono molto rari e di conseguenza l’utilità marginale ricavabile dal consumo dell’ultima quantità di diamante è molto alta. La loro scarsità relativa, che influenza la loro utilità marginale, sarebbe dunque la spiegazione del loro differente prezzo.
Ma siamo proprio sicuri che l’acqua sia così abbondante?
Con i suoi 10 mila miliardi di metri cubi, l’acqua ricopre più del 71% della superficie terrestre di cui solo il 3% circa è costituita da acqua potenzialmente potabile. Di questa, solo lo 0,5% è facilmente accessibile all’uomo. Infatti, la maggior parte dell’acqua dolce è situata nei ghiacciai e nelle nevi perenni o nelle falde sotterranee ed è quindi di difficile estrazione.
Fonte: USBR, Dove si trova l’acqua e la percentuale
Dell’acqua dolce disponibile viene utilizzato il 70% nell’agricoltura, il 20% nell’industria e solo il 10% per il consumo umano e nel settore dei servizi.
Il consumo di acqua nel mondo
Fonte: oggiscienza.it
Il valore dell’acqua come bene primario è anche condiviso a livello istituzionale. Non a caso, garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti è un obiettivo dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile (SDG 6). L’obiettivo 6 comprende pertanto, oltre all’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, anche ulteriori sotto-obiettivi, per esempio per la protezione e la riabilitazione di ecosistemi legati all’acqua (tra cui montagne, foreste, zone umide, fiumi e laghi). La qualità dell’acqua dovrà migliorare e l’inquinamento idrico essere ridotto, soprattutto quello generato da prodotti chimici pericolosi.
Quali sono le cause del problema dell’acqua?
Fonte: Global International Geosphere-Biosphere Programme (IGB) via Our World in Data, World Bank Development Indicators
Guardando al futuro, la maggior parte della crescita dei consumi arriverà principalmente dai paesi in via di sviluppo dove la popolazione cresce ancora ad un ritmo sostenuto.
Queste regioni sono nella gran parte già afflitte dalla scarsità di acqua, hanno un accesso limitato ad acqua potabile pulita e non hanno adeguati servizi igienici.
Nel 2030, il 47% della popolazione mondiale vivrà in aree con gravi problemi idrici (Fonte: UN Water), questo potrebbe portare a gravi problemi sociali come, ad esempio, la migrazione di massa al di fuori di aree del pianeta non più abitabili causa mancanza di acqua.
Fonte: World Resources Institute, Aqueduct
Fonte: Immagine satellitare ESA. Il fiume Po a Piacenza a giugno 2020 e giugno 2022
Come investire nell’acqua?
Nonostante il problema dell’acqua sia ben noto (tanto che alcuni arrivano anche a definirla anche come l’oro blu o il nuovo petrolio), solo 850 miliardi di dollari vengono spesi ogni anno per provvedere alla fornitura e al mantenimento delle risorse idriche, equivalente all’1% del PIL globale.
Con la crescita dell’economia, negli anni a venire, la domanda di acqua dolce continuerà a essere superiore all’offerta. Saranno pertanto necessari notevoli investimenti nelle infrastrutture idriche, che creeranno eccellenti opportunità d’investimento a medio lungo termine.
Per questo motivo gli investitori sostenibili/ESG sono sempre stati molto interessati al tema dell’acqua.
Investire direttamente nell’acqua non è facile, anche perché il suo valore dipende da paese a paese in base alle regolamentazioni locali e alla sua disponibilità.
Esistono diversi modi indiretti per investire nel tema in modo da poter sostenere tutte quelle aziende che forniscono soluzioni al problema dell’acqua.
L’impatto delle azioni di oggi, attraverso comportamenti, investimenti e politiche si vedrà negli anni, probabilmente decenni. Questo dovrebbe rafforzare il senso di urgenza, non mitigarlo.
Scarica il PDF dell’ultimo numero di EnSiGn Matters ESG WATER. Il problema dell’acqua