Ciclo di incontri sulle Disruptive Technologies

15 Ottobre 2020

Il Gruppo Kairos, volendosi proporre come un Laboratorio di Idee innovative, prosegue il ciclo di incontri “Le scoperte che cambiano il futuro” con l’obiettivo di mettere in luce l’importanza di anticipare e cavalcare nuovi trend di investimento, intuendo le implicazioni future della ricerca scientifica.
Durante questi appuntamenti diverse personalità di rilievo offrono una prospettiva di eccezione su tematiche all’avanguardia con risvolti considerevoli in campo farmaceutico tecnologico e industriale, oggi più che mai importanti per affrontare la “nuova normalità” causata dalla pandemia.

 

Il 15 ottobre scorso si è tenuto, in versione live streaming, un nuovo incontro del ciclo dedicato alle Disruptive Technologies, nel quale Kairos ha avuto il piacere di ospitare la fisica Monica Necchi e la radiobiologa Angelica Facoetti del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia (CNAO): un fiore all’occhiello nel panorama di ricerca medico-scientifica internazionale, l’unico nel suo genere in Italia e uno dei soli sei centri al mondo in grado di erogare fasci di ioni di carbonio per la cura oncologica.

Guido Brera, Chief Investment Officer Asset Management di Kairos, ha aperto il webinar con una riflessione sull’importanza di preservare il valore dei “campioni” di ricerca italiani in grado di “surfare” le onde generate dalle sovvenzioni di spesa pubblica, realtà sempre più rare perché, come spesso e volentieri succede, le privatizzazioni prendono il sopravvento, con la conseguenza di limitarne l’accessibilità a pochi.

Monica Necchi, fisica e responsabile del progetto espansione di CNAO, in un breve excursus, ha tracciato la storia del Centro di Adroterapia Oncologica dalla sua progettazione alla sua realizzazione, fino a toccare i progetti di espansione futuri. La dottoressa Necchi ha spiegato il concetto di Adroterapia, ovvero una terapia innovativa con fasci di particelle che vuole affiancare le terapie convenzionali nel trattamento di precisione di tumori localizzati in punti sensibili del corpo, tumori pediatrici o neoplasie recidive o radioresistenti. La presentazione è poi proseguita con l’illustrazione dell’alta tecnologia di CNAO, il funzionamento dell’acceleratore di particelle e la struttura del sincrotrone e delle sale di trattamento, spiegando l’origine dei fasci di ioni e protoni e il percorso dalla sorgente al paziente.

Angelica Facoetti, radiobiologa e ricercatrice di Cnao, ha approfondito le stesse tematiche ma da un punto di vista medico, con un particolare focus sulle applicazioni cliniche e sui miglioramenti ottenuti nei più di 3000 pazienti trattati.

Guido Brera ha ringraziato gli ospiti ribadendo l’importanza, per gli investitori, di essere contemporanei e di imparare a sfruttare al meglio il capitale a disposizione, usandolo come vero antidoto all’autodistruzione. “Canalizzare il capitale in realtà come CNAO non significa solo sostenere la ricerca, ma anche sostenere il Paese e la collettività” ha concluso.

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