Convegno Kairos duepuntozero

27 Gennaio 2020

Kairos si rinnova e scrive una nuova pagina della sua storia. È una nuova visione votata al futuro quella presentata dal Gruppo il 27 gennaio scorso, in occasione dell’appuntamento annuale con la clientela privata dal titolo Convegno Kairos duepuntozero.

L’Hotel Principe di Savoia di Milano non solo ha fatto da tradizionale cornice al consueto bilancio di esercizio dell’anno trascorso, bensì anche da palcoscenico per presentare agli ospiti questo nuovo sfidante progetto. A 20 anni dalla sua fondazione, Kairos rilancia il suo brand con l’importante contributo di un azionista solido come Julius Baer, che dopo anni di partecipazione finanziaria diventa ora, a tutti gli effetti, partner strategico.

Fabrizio Rindi, Amministratore Delegato della società, ha introdotto la serata tracciando il disegno della nuova Kairos, che, pur rinnovandosi, rimane fedele alla sua missione e ai suoi valori con l’obiettivo di migliorare per continuare a essere protagonisti importanti sulla scena del risparmio gestito italiano.

Kairos dunque si rafforza: nuovi fondi tematici di recente creazione, uno sguardo sempre più attento alla sostenibilità del sistema finanziario, un Eltif in cantiere e un programma di acquisizione di nuovi talenti.

Le sinergie con l’azionista diventano opportunità di arricchimento di nuove competenze anche nell’ottica di offrire ai clienti sempre maggior qualità e servizi più in linea coi tempi. Una partnership proficua sottolineata anche dall’intervento di Yves Bonzon, Executive Board Member & Group Chief Investment Officer di Julius Baer, il quale ha sottolineato l’importanza di mantenersi in costante evoluzione a fronte di un mercato sempre più competitivo e mutevole, dedicandosi con cura, pazienza ed eccellenza alle nuove esigenze della clientela.

Guido Brera, Chief Investment Officer di Kairos, si è soffermato poi sul cambiamento epocale degli ultimi anni, fonte di un profondo disequilibrio che ha messo in crisi l’intero sistema dell’economia reale e che ha portato le aziende a rivalutare l’approccio al mercato. Kairos in questo periodo di grandi mutamenti è rimasta fedele a se stessa riconfermandosi un laboratorio di idee di investimento e una fucina di talenti, in grado di cogliere i trend e valutare le opportunità di mercato.

Con la collaborazione di Rocco Bove, Head of Fixed Income e Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity, Brera ha delineato le strategie flagship del Gruppo che riflettono la propensione ad adattarsi ed evolversi con una crescente flessibilità.

Yves Bonzon, Alessandro Fugnoli, Strategist di Kairos, e Pio Benetti, Chief Investment Officer Discretionary Portfolio Management di Kairos, hanno invece fatto luce sulle prospettive per l’anno appena iniziato caratterizzato da un certo ottimismo su un mercato che reagisce apparentemente bene ai rischi esogeni di questo inizio anno. L’unico vero fattore di incertezza, che potrebbe in qualche modo scuotere gli equilibri, sono le elezioni americane. Benetti ha rimarcato poi l’importanza di allungare l’orizzonte temporale ed essere pronti ad assumersi del rischio.

A dimostrazione dell’attenzione che ripone Kairos nelle tematiche di evoluzione sociale, la serata si è chiusa con l’intervento di Shoshana Zuboff, scrittrice statunitense nota per la sua definizione di “capitalismo di sorveglianza”. Zuboff ha offerto un excursus storico preciso per delineare il quadro che ha portato grandi società come Facebook e Google a detenere il potere sui dati personali di centinaia di migliaia di persone nel mondo. La scrittrice ha messo in guardia su come, negli anni a venire, sarà cruciale vincolare questa nuova forma di capitalismo “tossica”, sottoponendola a regole più stringenti e precise, in modo da salvaguardare la democrazia del mondo Occidentale.

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