Chi si fosse trovato a passare per caso da via Santa Marta, a Milano, a inizio dicembre avrebbe assistito a uno spettacolo di suoni, voci e colori. Quelli creati dai ragazzi della Fondazione Oliver Twist e animati dalla presenza dei loro genitori nonché dei tanti amici e simpatizzanti che hanno affollato la tre giorni del mercatino di Natale. “Un vero e proprio successo di pubblico ma anche di entusiasmo e partecipazione”, commenta Anna Venturino, direttore generale della Fondazione che mai come quest’anno ha toccato con mano lo spirito del Natale grazie alla partecipazione fattiva di tutte le persone coinvolte. “Credo che una delle caratteristiche che hanno distinto il mercatino dei ragazzi di Oliver sia il fatto di essersi messi in gioco in prima persona, sia nel creare degli oggetti con le proprie mani da esporre e vendere sia nell’avere saputo trasformare delle criticità in momenti di gioco insieme e sano divertimento”. È successo, ad esempio, con il libro di ricette che è stato realizzato prendendo spunto da una riflessione sui problemi alimentari degli adolescenti, invitati dunque a riflettere serenamente sul rapporto con l’alimentazione, partendo dal proprio piatto preferito. Ci hanno pensato poi “i grandi” a raccogliere le preferenze, illustrarle e farne un libro in piena regola.
Questo, insomma, uno dei tanti progetti che hanno portato a una raccolta fondi per il sostegno alle attività svolte dalle associazioni partner della Fondazione nelle periferie di Torino, Milano e Napoli.
E per chi abbia ancora desiderio di dare il proprio contributo, entro il 31 dicembre sarà possibile effettuare una donazione attraverso il conto corrente dedicato (presso Banca Popolare Commercio e Industria, IBAN IT38J0504801601000000012630, specificando la causale: “Progetto Oliver nelle periferie”).