La “nuova” India

15 Dicembre 2014

Clima politico effervescente, consumi in crescita, un paese enorme caratterizzato da mille contraddizioni: Moreno Tatangelo, analista Kairos, di ritorno da un recente viaggio in Asia focalizza il contesto economico e finanziario dell’India di Modi il quale, in virtú del largo consenso elettorale raggiunto, ha intrapreso un ambizioso percorso di riforme.

 

Tanti i cambiamenti che fanno capo a New Dehli nel 2014… cosa ne pensano gli operatori finanziari?

«I gestori che abbiamo incontrato continuano ad avere un atteggiamento estremamente ottimista sulle sorti del mercato azionario indiano che continua a registrare nuovi massimi. Non solo. Dopo anni in cui l’India ha dovuto fare i conti con un’inflazione galoppante e il doppio deficit fiscale e delle partite correnti, le misure introdotte dal nuovo banchiere centrale a fine 2013 hanno posto le basi per la stabilizzazione del quadro macroeconomico. La vittoria di Modi non poteva arrivare in un periodo migliore. L’economia è all’inizio di un nuovo ciclo di espansione che sarà amplificato dalle riforme strutturali che il nuovo governo ha già avviato».

 

Quali le maggiori novità date dal nuovo panorama politico?

«Nei mesi scorsi il governo ha implementato diverse misure come l’eliminazione dei sussidi sul diesel e la riforma del mercato del lavoro, particolarmente importante per lo sviluppo del settore manifatturiero. Ma negli ultimi giorni il Congresso, il principale partito di opposizione, ha dichiarato il proprio appoggio al governo sulla legge che abolirà una serie di tasse locali in favore di un’unica tassa sui beni e servizi, favorendo l’integrazione delle economie dei singoli stati e la crescita del paese».

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