«La finanza non è e non dovrebbe essere protagonista. La finanza ha una funzione indispensabile di supporto alla gestione dei capitali e al loro indirizzo verso le attività produttive. Ma i protagonisti sono coloro che creano ricchezza, non noi. Per svolgere al meglio il nostro ruolo occorrono alcune caratteristiche fondamentali. La più importante è quella dell’indipendenza dell’assetto proprietario. Da questa discendono un’innumerevole serie di conseguenze che differenziano una finanza sana ed utile da quella distorta e patologica che abbiamo spesso visto negli ultimi anni».
Così Paolo Basilico durante un recente meeting in cui è stato approfondito un tema di grande interesse, la natura della finanza, sviluppato poi in maniera assolutamente originale da Guido Maria Brera, Responsabile Gestioni Collettive di Kairos Partners. Capitalismo, comunismo, neoliberismo, un modello di welfare state garantito dalle banche invece che dallo Stato e che ora si è inceppato: sono stati questi solo alcuni degli argomenti che hanno sostenuto la tesi di Brera che lo ha portato a concludere che il vuoto politico degli ultimi anni è stato colmato proprio dalla finanza.
«Nella complessità della situazione attuale il panorama investibile è talmente tanto vasto che occorre avere una view precisa per prendere decisioni coerenti e consapevoli. Grazie al sistema organizzativo, all’esperienza maturata in questi 15 anni di vita dell’azienda e alla continua attrazione dei migliori talenti – ha spiegato Brera – Kairos è in grado di offrire una proposta di investimento che non ha eguali e che, plus non di poco conto, costituisce un’eccellenza tutta italiana».
Di una parte dell’offerta ha parlato poi Federico Riggio, membro del team di gestori Kairos, che ha posto l’interesse in particolare «su tre prodotti pensati per rispondere all’assenza di rendimento che sempre più sta caratterizzando il mercato. Nel dettaglio, KIS KEY, KIS Selection e KIS Italia, tre proposte che, partendo dallo stesso presupposto, pongono l’attenzione su temi di investimento differenti». KIS KEY, infatti, è focalizzato esclusivamente su business regolati che presentano dividend yield elevati; si tratta della soluzione ideale per chi oggi è investito fortemente sull’obbligazionario e vuole invece spostarsi verso l’azionario. Un prodotto che, lanciato meno di un anno fa, ha ottenuto una performance del 37% a fronte di un target dell’8-12%. KIS Selection invece investe prevalentemente in aziende leader nei rispettivi settori di appartenenza, ha un target del 6-8% da raggiungere in ogni situazione di mercato e vanta una volatilità media estremamente contenuta.
«E poi c’è KIS Italia – ha continuato Riggio – che per un’azienda come Kairos che può essere decorrelata dai benchmark e che è essa stessa italiana, rappresenta una grande opportunità grazie alla profonda conoscenza del mercato. Nostro obiettivo è inoltre fare leva sull’inefficienza del mercato nel suo complesso».
Tre risposte concrete, dunque, a bisogni di investimento per coloro che, come nelle intenzioni dei partner di Kairos, vedono la finanza come un’opportunità e non come il fine.