Difficile descrivere l’emozione che lo scorso 13 marzo ha percorso l’Aula Magna di Via Santa Marta, a Milano. Difficile perché raccontare con le parole sensazioni e pensieri suscitati dalla musica non è mai impresa facile, ma lo è ancor meno quando a dare vita a uno spettacolo irripetibile è il magnifico colpo d’occhio – multietnico e multiculturale – di 130 ragazzi. «Bisognava esserci», affermano non a caso in coro alcuni dei presenti al concerto “Spring Music Exhibition” cui ha dato vita un coro, appunto, composto da adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 18 anni: 50 i ragazzi provenienti da Centro Diurno Accademia Oliver Twist di Milano e dalla Scuola Oliver Twist di Como, a cui si sono uniti quelli del Coro delle Scuole medie di Milano Calasanzio e Santa Caterina da Siena e il Coro delle scuole inglesi della charity ARK Schools, una delle più grandi charity britanniche. Un grande progetto culturale e di crescita personale che ha visto il suo culmine proprio nel concerto tenutosi alla presenza di oltre 250 persone, accorse per vedere – pardon, ascoltare – l’unione di voci così diverse che negli ultimi mesi si sono preparate “in solitaria” a essere una sola grande voce. Un crescendo di intensità che, come da copione, ha raggiunto il culmine nel finale, quando tutti i cantori hanno intonato “Quando quando quando”.
Da sottolineare, inoltre, il grande sforzo anche organizzativo messo in campo dai promotori per portare a Milano i ragazzi inglesi di Ark, con cui la Fondazione Oliver Twist – di cui Kairos è tra i soci fondatori – collabora da diverso tempo. Una mini lezione di italiano, tante prove, il dialogo a volte in un inglese un po’ improvvisato con i coetanei italiani. Per tutti, il risultato è la consapevolezza che impegnarsi e dare il massimo aiuta a costruire il domani. Il proprio e quello degli altri.
Per informazioni sulle prossime iniziative in programma: 02/49527640, www.fondazioneolivertwist.org.