JULIUS BAER LANCIA LA KAIROS 2.0

28 Gennaio 2020
RINDI, A CAPO DEL GRUPPO ATTIVO NEI FONDI E NELLE GESTIONI, ILLUSTRA LA STRATEGIA

La banca svizzera rilancia la presenza della controllata in Italia. In arrivo banker e una gamma di prodotti ESG.

Nuovi fondi tematici e un Eltif in cantiere, nuovi team di gestori in arrivo e recruiting di bankers sul mercato. A 20 anni dalla fondazione, Kairos si rilancia in versione 2.0. Alle spalle la banca svizzera Julius Baer, azionista di controllo, che dopo un lungo periodo di incertezza a settembre ha deciso che la boutique finanziaria milanese sarà strategica in futuro, e quindi che è il momento di ripartire. Kairos, infatti, ha sofferto nel 2019 sia per la perdita di masse in gestione e di clienti, che per l’uscita di alcuni gestori e manager storici. Per gestire questo passaggio il presidente Fabrizio Rindi ha assunto la carica di amministratore delegato. E in questa intervista a Class Cnbc ha presentato per la prima volta la nuova strategia.

Che cos’è Kairos 2.0?
Kairos 2.0 si basa su due considerazioni. Il progetto della società vuole essere un disegno molto innovativo perché non saremo più solo dei gestori. Inoltre, si tratta di un progetto e un processo che avvengono in coincidenza di un importante anniversario, cioè i primi 20 anni trascorsi dalla fondazione della società. Kairos non sarà vista come solo una partecipazione finanziaria per Julius Baer, che come azionista di riferimento, diventa ora a tutti gli effetti un partner industriale. Avrà quindi un ruolo e un compito che sviluppa tutte le sinergie possibili tra le due società. Abbiamo un progetto che mette a disposizione le competenze di ognuna delle due società in quel passaggio che abbiamo definito insieme «Kairos power Julius Baer».

Come si muoverà e su cosa investe Julius Baer?
La revisione strategica è stata un passaggio difficile. Ma ora Kairos rappresenta a pieno titolo la piattaforma operativa di Julius Baer nel mercato italiano. Siamo alla ricerca di talenti per il nostro organico, ci sono già dei banker che sono entrati e altri che stano entrando a dimostrazione che il marchio Kairos ha conservato un valore importante, ancora di più se appoggiato da un grande gruppo come Julius Baer.

Come cambia la natura della società, sarà ancora una fabbrica del risparmio gestito?
Sarà una fabbrica di prodotti e in particolare di prodotti orientati sui temi di tendenza della società come quelli più recenti dedicati al tema Esg con il fondo Esg Europa ed Esg Active o anche, tra gli altri, il fondo Millennials.

Come vede l’integrazione del portafoglio prodotti delle due società?
È un progetto molto strutturato dove metteremo a confronto le varie opportunità di investimento e poi vedremo di calibrarle nella migliore maniera per le esigenze del cliente.

Come vede le performance? Come stanno andando i prodotti Kairos?
Nel momento in cui sono state definite le scelte strategiche la chiarezza ha portato un beneficio immediato anche sui numeri e sui risultati.

Come sarà il posizionamento di Kairos nel wealth management italiano?
Per tradizione delle due stesse società ci rivolgiamo a un segmento medio-alto. L’approccio originario di Kairos, però, di fabbrica prodotti si arricchisce con una gamma di servizi soprattutto della parte del private banking. E poi daremo più importanza al wealth planning e ci apriamo all’investment banking visto che parliamo anche ad aziende e a imprenditori.

(riproduzione riservata)

 

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